L’architettura contemporanea si caratterizza per alcune peculiarità che la rendono del tutto unica e le permettono di fare un salto in avanti rispetto al passato. 

Soprattutto, va riconosciuto che le tecnologie costruttive moderne e lavorazioni sempre più innovative dei materiali permettono la concezione di nuovi progetti impensabili in passato.

Da un lato è stato rivoluzionato il modo di pensare gli interni e la loro fruizione. 

Il calcestruzzo armato e l’acciaio ci hanno consentito di realizzare edifici caratterizzati da spazi ampissimi sormontati da solai di luce incredibilmente estesa. 

La concezione degli spazi è pertanto cambiata, appagandoci giorno dopo giorno con ambienti e luoghi spaziosi, fluidi ed estremamente luminosi poiché non sono più obbligatorie le masse murarie di un tempo.

IL NUOVO CONCETTO DELL’ARCHITETTURA DI FACCIATA

Dall’altro lato, è esplosa l’architettura di facciata, ovvero il modo di immaginare gli esterni. 

Di fatto, fino a non molto tempo, fa il disegno dei prospetti di un edificio rientrava in certi canoni più o meno consolidati. 

Anche se la storia dell’architettura dai Romani fino al recente passato ha ovviamente subito mutamenti e processi evolutivi importanti, nel nostro immaginario si è costruito un modello fatto di pietra, intonaci e tinteggiature. 

Oggi, il concetto di facciata in termini classici non esiste più.

Essa può essere verticale, tridimensionale con un aggetto importante o inclinata verso l’interno. Può essere addirittura irregolare, dinamica, può creare volumi del tutto dissociati da ciò che sta dietro di loro. 

I materiali impiegati sono i più disparati: pietra, legno, laterizio, materiali plastici, acciaio e alluminio.

Proprio l’alluminio presenta un insieme di caratteristiche sotto il profilo meccanico, di durabilità e di flessibilità in termini di lavorazione e resa estetica che lo rendono, per quanto concerne l’impiego nella realizzazione di facciate esterne, uno dei materiali chiave del decennio a venire.

CARATTERISTICHE E PERFORMANCE DELLE FACCIATE ESTERNE

Partiamo innanzitutto descrivendo assieme la funzione della facciata. Come ben sappiamo, il primo distinguo da fare è fra edifici in muratura portante ed edifici realizzati in calcestruzzo armato o acciaio. 

I primi si sostengono grazie al loro perimetro murario e quindi la facciata esterna è anche struttura. Essa non può smaterializzarsi.

Nel caso delle strutture a telaio, invece, la facciata è solo un involucro privo di scopo strutturale. Perciò, essa ha solo lo scopo di isolare l’esterno dall’interno, separarli a livello fisico. Le pareti opache possono scomparire per lasciare spazio a sole vetrate.

Nel primo caso, è possibile progettare rivestimenti di facciata adagiati contro le pareti di muratura portante, aderenti ad esse oppure scostati.

Nel secondo caso, le facciate possono essere realizzate direttamente con materiali alternativi che vanno a sostituire le murature di tamponamento agganciandosi alle strutture portanti, oppure è possibile porre in opera grandi finestrature e le facciate esterne vengono ad essere una pelle architettonica. 

Con essa, si potrà progettare esternamente l’edificio, immaginando resa materica, colori, forme e finiture libere rispetto all’aspetto dell’edificio.

In ogni caso, qualunque sia la scelta che perseguiamo, non potremo prescindere da alcune caratteristiche che vengono richieste ai materiali usati nella progettazione di facciate esterne.

DURABILITÀ

Le facciate sono esposte giorno e notte agli agenti climatici esterni, ovvero sole estivo, raggi ultravioletti, umidità e pioggia, il gelo invernale. A tal proposito, i materiali devono potersi comportare al meglio per risultare performanti anche nel lungo periodo.

MANUTENIBILITÀ

Le facciate si devono comporre di materiali e soluzioni tecnologiche di montaggio che permettano di operare in modo pratico e accessibile per la loro pulizia, manutenzione e sostituzione.

In tal senso, sono elementi chiave la facilità di montaggio e smontaggio degli elementi e un peso contenuto.

Alla manutenibilità vanno integrate caratteristiche meccaniche adeguate alla funzione richiesta, specialmente con riferimento ai carichi dovuti alla pioggia, al vento e alla neve.

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L’ALLUMINIO, LE SUE PROPRIETÀ E I SUOI PREGI

In relazione a quanto detto finora, merita citare l’alluminio che, per caratteristiche intrinseche, si profila come un materiale altamente performante per la composizione di facciate esterne.

L’alluminio è un materiale ampiamente usato in molteplici settori dell’economia umana. 

Esso è un metallo di colore grigio-argento e si estrae dalla bauxite. Per via della massiccia presenza di bauxite nella crosta terrestre, l’alluminio è presente in grandi disponibilità e infatti si calcola che da solo costituisca circa l’8% del peso della crosta terrestre.

Le caratteristiche che lo rendono speciale sono numerose.

RESISTENZA

È un materiale molto resistente, con un modulo elastico, detto anche modulo di Young, pari a 690000 daN/cm2. Grazie a ciò, l’alluminio può assicurare il giusto livello di sicurezza per quel che riguarda sia i sistemi di fissaggio e ancoraggio delle facciate esterne sia delle facciate stesse e dei rivestimenti in genere.

LEGGEREZZA

Altra caratteristica importante è la sua leggerezza, dato che non supera i 2710 daN/m3. Questo lo rende molto adeguato all’impiego nella fabbricazione di lamiere e altri elementi per il rivestimento.

RESISTENZA AL TEMPO

La terza caratteristica che citiamo è il processo naturale con cui l’alluminio forma una sottilissima patina di ossido a contatto con l’aria, la quale patina lo difende nel tempo dagli agenti atmosferici e altri fattori esterni.

ESTREMA LAVORABILITÀ

L’ultima caratteristica che citiamo è l’incredibile lavorabilità dell’alluminio.

Ne viene fatto uso in migliaia di prodotti.

Con esso si formano oggetti dalle forme più svariate, tramite processi di stampaggio e colatura, prodotti che vanno dall’industria automobilistica a quella aerospaziale, passando per l’interior design. Non fanno eccezione le applicazioni in architettura esterna dove, grazie alla grande flessibilità di forme e lavorazioni ottenibili, l’alluminio gioca un ruolo di assoluto rilievo.

 

LAMINATO SOTTILE IN ALLUMINIO: PRODUZIONE E IMPIEGHI IN ARCHITETTURA

È proprio per via dell’ampio spettro di lavorazioni eseguibili che l’alluminio si rende un materiale eccezionale per la progettazione architettonica, ed è particolarmente indicato per per il rivestimento di facciate esterne il laminato sottile.

Il laminato deriva da un processo detto laminazione e dal quale, come intuibile, prende il nome.

L’alluminio viene fatto scorrere all’interno di due rulli rotanti posizionati con gli assi paralleli fra loro. Questi lo sottopongono ad una riduzione di spessore progressiva fino ad ottenere il risultato finale.

Si possono avere due prodotti a fine laminatura.

  • Piastre, per spessori superiori ai 6 mm
  • Lamiere, per spessori inferiori ai 6 mm

Nel nostro caso ci serviamo certamente di lamiere, e queste hanno spessori di qualche decimo di millimetro.

Il laminato sottile in alluminio, grazie al suo spessore esiguo, risulta altamente lavorabile sia per l’acquisizione di pattern e decorazioni superficiali direttamente impresse, sia per una formabilità che gli consente di acquisire numerose forme diverse fra loro.

Una volta progettato l’elemento che comporrà la nostra facciata e una volta prodotto, esso dovrà poi successivamente essere sottoposto a finitura. 

Questo passaggio, in primis, consente di ottenere un risultato cromatico e visivo del tutto congruente alle nostre aspettative e, inoltre, fa sì che il laminato sia protetto dagli agenti atmosferici e altri fattori esterni. Il suo aspetto si manterrà in questo modo ampiamente stabile e soddisfacente.

Concludiamo dunque illustrando i modi in cui i laminati possono essere finiti, i quali sono molteplici, a seconda della volontà e delle esigenze. 

LAMINATI PRE ANODIZZATI

I laminati pre anodizzati sono molto usati perché garantiscono standard di qualità altissimi.

La pre anodizzazione consiste in un trattamento chimico superficiale del foglio di alluminio che avviene per processo elettrolitico.

Questo genera un sottilissimo strato di ossido di alluminio che renderà il materiale resistente al clima, all’abrasione, all’usura e alla corrosione.

LAMINATI PREVERNICIATI A POLVERE E A LIQUIDO

I laminati possono essere pre verniciati a polvere, sistema in base al quale viene impiegata per la colorazione un insieme di speciali polveri di poliestere di elevata qualità applicate in continuo.

Non vengono pregiudicate tutte le operazioni di lavorazioni necessarie da progetto.

Infine, possiamo finire egregiamente l’alluminio pre verniciandolo a liquido. Con questo processo, la gamma di colorazioni ed effetti restituibili è assolutamente vasta e idonea agli usi più disparati: facciate, coperture, rivestimenti esterni e interni. 

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Fonte: www.euramaxlab.com

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